LA PERFEZIONE (questa è una storia vera)
Se la perfezione fosse di questo mondo, ora staresti vivendo un momento perfetto: uno di quei rari momenti, cioè, in cui il tuo stato d’animo corrisponde perfettamente al mondo intorno a te, e il mondo intorno a te, in questo momento, è tutto luce, bellezza, pace.
Ti allunghi sulla sdraio più comoda che hai; rispondi al saluto delle rondini che, riconoscendoti, solo per te si esibiscono in una danza felice, e cantano; i tuoi fiori stanno spandendo il loro profumo perché sanno che, se la perfezione fosse di questo mondo, anche grazie a loro ora staresti vivendo un momento perfetto.
Inspiri profondamente.
Socchiudi gli occhi.
Sorridi beatamente.
Il mondo è tutto pace.
Stai cercando di scolpire indelebilmente dentro te la luce buona, i morbidi profumi dei fiori e il volo allegro delle rondini, perché capisci di trovarti nella speciale dimensione in cui spazio e tempo si fondono per diventare qualcosa che, appunto, diresti “perfezione”: infatti ora pensi che forse, sia pure a tratti, inaspettatamente e libera dalla volontà delle persone, la perfezione esista anche in questo mondo, e tu sei lì, che stai vivendo un momento perfetto.
Ed è in questo momento così prossimo alla perfezione che, fra la luce buona che ti avvolge con il volo delle rondini ed il profumo dei fiori, il vicino di casa decide di tagliare la sua siepe ed accende una rumorosissima motosega.
E tu, pigramente spalmata sulla comoda sdraio, il sorriso beato sulle labbra che si trasforma impercettibilmente in un ghigno, soavemente pensi che usando la sua motosega per affettare lui, invece della siepe, renderesti il momento davvero perfetto: … ma, si sa, la perfezione non è di questo mondo…
(Giancarla Paladini)