Ci sono luoghi dell’arte che, dal momento che li abbiamo a portata di mano e sempre a disposizione, finiamo col dare per scontati, fino ad escluderli dai nostri “tour” culturali: comportamento sbagliato ma diffuso, che finisce col penalizzare ingiustamente realtà che invece gli stranieri ci invidiamo.
E’ certamente il caso del Museo Bagatti Valsecchi di Milano, nato dalla passione sfrenata di due fratelli, i baroni Fausto e Giuseppe Bagatti, che a partire dall’ultimo ventennio del XIX secolo raccolsero nel loro palazzo tra via Gesù e via Santo Spirito, ristrutturato con puntiglio e attenzione, una incredibile raccolta di dipinti e manufatti d’arte applicata quattro-cinquecenteschi.
Oggi, dopo la creazione della Fondazione omonima e la donazione dello stabile a Regione Lombardia, con la clausola che in questo modo si preservino contenuto e contenitore, il Museo continua ad accogliere visitatori e a proporre nuove occasioni di arricchimento culturale.
Ne è testimonianza la mostra, curata da Chiara Paratico e prodotta dal Museo, “Un affare di famiglia. I Marinoni e il Polittico di San Giovanni Battista”.
Come si legge nel comunicato stampa, “… quella dei Marinoni è una dinastia di pittori, originaria di Desenzano al Serio e attiva per cinque generazioni, che domina la produzione artistica della provincia bergamasca inondandola di polittici, affreschi e pale d’altare. Per scoprire questa enorme produzione artistica una piantina dettagliata della Val Seriana, Val Brembana e Bassa Bergamasca viene data in omaggio ai visitatori del Museo, per consentire la mappatura di tutte le opere presenti sul territorio.”
Il Polittico venne realizzato da Giovanni, Bernardino e Antonio Marinoni nel 1493: la sua preziosità sta anche nel fatto che si tratta dell’unico polittico uscito dalla bottega Marinoni completo di firma e data.
Il museo e la mostra al giovedì (7, 14, 21, 28 luglio e 8, 15, 22 e 29 settembre) resteranno aperti fino alle ore 20.30 e, previa prenotazione, alle 19.00 sarà possibile partecipare ad una visita guidata gratuita inclusa nel costo del biglietto d’ingresso.
La mostra, allestita insieme ad uno schermo touch con un video che consente di contestualizzare e conoscere l’ampia attività dei Marinoni nel territorio di Bergamo, è aperta al pubblico fino al 2 ottobre e inclusa nel biglietto d’ingresso del Museo.
Insomma, di tempo per conoscere un angolo felice di storia, arte e architettura ce n’è: vale la pena approfittarne.
G.P.
Per maggiori informazioni:
T: (+39) 02 7600.6132
F: (+39) 02 7601.4859
E: info@museobagattivalsecchi.org
(foto Vittorio Calore)